Prestiti cambializzati ad autonomi

prestiti cambializzati ad autonomi

Il soggetto lavoratore autonomo (commerciante, artigiano, libero professionista) per potersi avvalere di prestiti cambializzati deve essere in grado di poter offrire come garanzia un reddito adeguato testimoniato dal modello unico della dichiarazione dei redditi e essere titolare di una polizza assicurativa sulla vita riscattabile che sia stata stipulata da almeno due anni, a seconda dell’importo del finanziamento richiesto.

La somma massima dei prestiti cambializzati per gli autonomi è di norma di 30.000 euro circa, anche se alcuni istituti possono arrivare ad erogare anche 60.000 euro, a fronte di una buona capacità di reddito che garantisca l’importo di una rata così alta.

Prestiti cambializzati

I prestiti cambializzati per gli autonomi sono erogati mediante assegno circolare rilasciato dall’Istituto di credito, o attraverso un bonifico bancario. La durata dei prestiti cambializzati per gli autonomi varia di molto, a seconda della somma ricevuta. Di solito la durata va dai 12 ai 120 mesi. Tale tipo di prestito può essere richiesto anche da chi è censito come cattivo pagatore.

La modalità di riscossione dei prestiti cambializzati per lavoratori autonomi fa sì che questo tipo di finanziamento, pur essendo necessario, comporta dei rischi. Se spesso i prestiti cambializzati per lavoratori autonomi possono essere l’unico modo per i protestati di accedere al credito, nel caso di un autonomo non inserito nel Crif tale tipo di finanziamento non è il più vantaggioso.

Garanzie

Per quanto riguarda i prestiti cambializzati a lavoratori autonomi, di solito non bisogna esporre motivazioni nella richiesta, nel piano di ammortamento si stabilisce un tasso fisso e una rata costante, le tasse rateali dei prestiti cambializzati a lavoratori autonomi sono relativamente basse. Per somme elevate o nel caso si lavori da poco è necessaria l’indicazione di un garante.

Convenienza

Una volta che si è trovata una finanziaria che permette ai lavoratori autonomi di accedere a dei prestiti cambializzati, bisogna chiedersi se tale opportunità è conveniente o meno. Se il lavoratore autonomo si trova ad essere protestato, quella dei prestiti cambializzati può essere una soluzione per l’accesso al credito, in altri casi è preferibile pensare ad altre tipologie di prestito.

Rata

Nella gran parte dei casi la rata dei prestiti cambializzati proposti ai lavoratori autonomi risulta essere mensile. È molto importante considerare che il mancato pagamento di una cambiale comporta il protesto immediato. Può essere molto utile calcolare l’entità della rata, anche online, del prestito cambializzato che il lavoratore autonomo ha intenzione di richiedere.

Interessi

Il tasso di interesse previsto per ogni prestito, compreso un eventuale prestito cambializzato proposto a lavoratori autonomi, deve essere specificamente indicato nell’offerta di prestito oltre che nei fogli informativi (e naturalmente nel contratto). Gli interessi di solito sono di tipo fisso, consentendo così che le rate dei prestiti cambializzati per gli autonomi siano costanti.