Come trovare i finanziamenti per aprire la propria azienda commerciale

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La parte finanziaria di un’azienda è spesso quella componente del business che blocca anche i più creativi degli imprenditori.

Questo è particolarmente vero in Italia dove una burocrazia asfissiante ruba risorse importanti alla crescita delle aziende.

Prendiamo ad esempio tutte quelle sciocche richieste come corsi e aggiornamenti che non vengono nemmeno frequentati, marche da bollo, studi notarili, registrazioni varie, contributi INPS nei primi anni di attività, tassazione anticipata per l’anno futuro e così via con delle richieste assurde che potrebbero (anzi dovrebbero) essere evitate per permettere agli imprenditori italiani di competere con i colleghi esteri.

Per fare un esempio, in Regno Unito aprire un’azienda costa solamente 15 Pound pagabili online e le prime richieste burocratiche da parte dello stato arrivano dopo ben 24 mesi dall’apertura.

Pura utopia in un paese come il nostro dove solo per aprire un’attività servono circa 1.500 euro tra notaio, marche da bollo e altre inutilità.

Se aggiungiamo i normali costi di gestione e investimento di una qualsiasi attività, questo ci porta a dire con sicurezza che trovare finanziamenti per un’impresa italiana è di vitale importanza.

Le principali forme di finanziamento per un’azienda si dividono in tre grandi categorie, quello pubblico, quello bancario e quello privato.

Iniziamo dal pubblico.

Con un certo grado di scaltrezza, determinazione e professionalità è infatti possibile trovare finanziamenti pubblici.

L’Unione Europea infatti ogni anno elargisce importanti risorse finanziarie sia al settore pubblico sia al privato.

Per ottenere determinati finanziamenti bisogna non solo imparare a cercare, ma anche ad applicare ai bandi.

Esistono infatti diverse figure professionali altamente specializzate negli ottenimenti dei fondi.

Dalla pagina principale dei finanziamenti nel sito dell’Unione Europea possiamo iniziare la nostra ricerca divisa per settori.

I fondi in Italia dedicati agli imprenditori sono spesso gestiti dalle regioni, un ottimo punto di studio sono le sezioni dedicate presso i loro siti dove vengono pubblicati bandi.

Generalmente i bandi pubblici non coprono mai il 100% del capitale necessario, spesso infatti servono fondi propri integrativi per la totale copertura.

Ecco quindi la necessità di rivolgersi agli istituti bancari.

I finanziamenti alle imprese sono le operazioni più utilizzate mediante le quali le aziende finanziano la propria attività quando i capitali propri non sono sufficienti.

I prestiti sono necessari per ingrandire la produzione, per l’acquisto di nuovi macchinari o per aprirsi a nuovi settori commerciali.

L’ostacolo maggiore quando si chiede un prestito alla banca è la mancanza di garanzie senza le quali gli istituti di credito si rifiutano di rilasciare i fondi.

Una possibile strategia è chiedere la garanzia ad istituti come la Confartigianato, la Confcommercio o il Mediocredito.

Esiste inoltre il Fondo di Garanzia 2019 per le piccole e medie imprese, una concessione di garanzia dello stato nei confronti delle banche nel caso gli imprenditori diventino insolventi.

L’impresa che chiede questa garanzia non riceve direttamente soldi dallo stato, ma dalla banca che sarà facilitata nel rilascio dei fondi grazie alla garanzia dello stato per il 60% dell’ammontare del prestito.

La terza via per vedersi finanziare la propria attività consiste nel rivolgersi al settore privato.

Questa strategia è composta da più possibilità, dalla creazione di una campagna di crowfunding dove viene presentato un progetto attraverso piattaforme specializzate e i privati liberamente decidono di contribuire, oppure alla richiesta diretta di soldi attraverso il cosiddetto social lending.

In alternativa, si può presentare il proprio Business Plan ad investitori privati che in cambio di quote di profitto decidono di investire il proprio capitale.

Questa ultima via è purtroppo ancora poco presente in Italia, pratica invece molto usata in paesi come il Regno Unito.

Un’impresa italiana per avere successo nel lungo termine deve anche avere un occhio ai mercati esteri creando un servizio o prodotto capace di vendere fuori dai confini nazionali, una possibilità che potrebbe attirare l’attenzione dei capitali stranieri.

Come disse Steve Jobs, “Stay Hungry, Stay Foolish”.