Mutui INPDAP Prestiti Pluriennali

Qualora un dipendente pubblico o un pensionato (ex dipendente pubblico) decidessero di sottoscrivere un mutuo, potranno rivolgersi direttamente alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS, un tempo nota come INPDAP, per ottenere il denaro da utilizzare secondo le proprie esigenze.

Perché il cliente dovrebbe rivolgersi a tale istituto e non affidarsi ad una finanziaria o ad una banca? La risposta è semplice: l’ormai ex INPDAP offre tassi molto agevolati per gli iscritti al Fondo Credito di tale Ente.

Scopriamo insieme, nello specifico, di cosa parliamo quando nominiamo i mutui INPDAP.

Che cos’è un mutuo?

Con il termine mutuo si intende un prodotto di credito che permette la concessione di una certa somma di denaro ad un richiedente, il quale soddisfa determinati requisiti imposti dall’istituto rilasciante il denaro.

Il mutuo permette l’acquisto di beni o servizi; in linea generale, questo contratto viene sottoscritto spesso e volentieri per l’acquisto di un bene immobile o per la ristrutturazione di uno già posseduto. Viene utilizzato anche dai proprietari di aziende quando si necessitano interventi all’interno della stessa.

Mutui INPDAP: cosa sono?

L’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), che dal 2012 ha sostituito l’INPDAP, offre mutui a tassi agevolati per coloro che lavorano per lo Stato o per coloro che sono già in pensione dopo aver svolto lavori pubblici.

Esistono mutui e prestiti erogati direttamente dall’INPS ma questi vengono destinati ai soli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici; per i loro familiari ma anche per gli stessi iscritti, i mutui vengono in ogni caso rilasciati con tassi agevolati presso finanziarie o banche convenzionate con l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

Tipologia, importo e durata del mutuo INPDAP

L’ex INPDAP rilascia mutui ipotecari, ovvero destinati all’acquisto di una nuova abitazione o per la ristrutturazione della prima casa.

Il richiedente potrà sottoscrivere un contratto ed ottenere una cifra degna di nota.

L’importo concedibile, infatti, arriva ad un massimo di 100mila Euro ad uso ristrutturazione e fino ad una somma di 300mila Euro per l’acquisto della prima casa. Tali limiti valgono anche nel caso in cui, all’interno di una stessa famiglia, si decidesse di aprire più mutui contemporaneamente.

Ad ogni modo, prima che avvenga la concessione del mutuo, viene effettuata una perizia sull’immobile da comprare o ristrutturare per decidere la somma che verrà addebitata sul conto.

Il denaro richiesto dal cliente dovrà essere restituito in un minimo di 10 anni fino ad un massimo di 30 anni. La somma sarà divisa in parti uguali in un numero prefissato di rate mensili, da saldare nel rispetto delle scadenze concordate.

Un caso particolare sono i mutui INPDAP per l’acquisto della prima casa, come descritto in questo articolo.

Tassi e tempi d’attesa del mutuo INPDAP

Parlando dei tassi agevolati applicati su tale prodotto di credito, ricordiamo che l’iscritto alla Gestione potrà scegliere se aprire un mutuo a tasso fisso, in cui gli interessi rimarranno invariati per l’intera durata del rimborso; oppure, se rischiare e firmare per un mutuo a tasso variabile, non avendo, però, la certezza di quale sarà il tasso che andrà a pagare di volta in volta.

Nel secondo caso, infatti, per un certo periodo di tempo avremo un interesse ridotto e fisso ma, con il passare dei mesi, questo potrebbe subire delle oscillazioni poiché si andrà ad adeguare all’indice Euribor. Questo non è altro che il tasso di interesse medio applicato nelle transazioni finanziarie delle banche europee e varia di giorno in giorno.

In percentuale:

  • Mutuo a tasso variabile: il TAN (Tasso Annuo Nominale) è fissato al 3,50% per un anno ma in seguito si farà riferimento all’indice Euribor;
  • Mutuo a tasso fisso: il TAN è fissato al 3,90% per tutta la durata del contratto

Si aggiungono ai tassi d’interesse anche alcune spese per lo svolgimento delle pratiche amministrative, ma queste risultano essere solamente lo 0,50% del totale.

Per ricevere effettivamente il denaro sul proprio conto corrente, comunque, il cliente dovrà attendere un massimo di 60 giorni dall’accettazione della domanda.

Chi può ottenere il mutuo INPDAP

Possono richiedere ed ottenere il finanziamento coloro che risultano regolarmente iscritti alla ‘Gestione Unitaria Autonoma delle Prestazioni Creditizie e Sociali’. Essi, inoltre, devono disporre di un contratto a tempo indeterminato da almeno tre anni continuativi.

Altre clausole da rispettare coinvolgono anche i membri del nucleo familiare del cliente:

  • I componenti del nucleo familiare ed anche il medesimo iscritto non devono possedere immobili nel comune in cui acquisiranno il nuovo edificio o in comuni a meno di 100 Km di distanza da quest’ultimo
  • Se il firmatario del mutuo o un suo familiare possiedono già un immobile, devono essere proprietari di questo in una percentuale che eguaglia o risulta inferiore al 50% del totale

Eccezioni

Le due precisazioni qui sopra riportate non valgono nei seguenti casi:

  • La casa in cui l’iscritto risiede è di sola proprietà del coniuge
  • Il richiedente il mutuo abita nella casa di proprietà dei genitori ed ora vuole acquistare una nuova casa per il suo nucleo familiare, dove andare a trasferirsi e porre lì la propria residenza. In questa circostanza serve un’autocertificazione che dimostri il fatto.

In conclusione…

Per concludere, scegliere di affidarsi all’INPS (ex INPDAP) per ottenere liquidità è sicuramente una decisione vantaggiosa poiché i tassi applicati sul denaro richiesto sono ridotti rispetto ad altri istituti.

Si aggiunge, inoltre, una flessibilità che deriva non solo dalla lunga durata del rimborso, che permetterà di ridurre l’ammontare delle rate, ma anche dalla cifra richiedibile, la quale risulta elevata sia nel caso dell’acquisto dell’immobile sia nel caso della sua ristrutturazione.

Se vuoi approfondire ulteriormente il tema dei mutui INPDAP, leggi questo articolo.