Dai figli d’arte ai rampolli di grandi dinastie imprenditoriali, dai businessman innovatori agli startupper self made, il mondo dell’imprenditoria italiana si presenta ricco e variegato e in costante espansione, non solo a livello quantitativo, con la nascita di nuove aziende e imprese, ma anche qualitativo, con una maggiore attenzione per l’innovazione e l’apertura verso il mercato internazionale.
In questo articolo vogliamo presentarvi un breve elenco, non esaustivo ma che spazia in diversi settori e contesti, degli imprenditori di successo del nostro paese, che hanno creato o dirigono aziende milionarie e potenzialmente in crescita, e che incarnano le molte sfumature del business imprenditoriale Made in Italy ai suoi livelli di eccellenza.
Giovanni Ferrero: l’erede dell’impresa familiare
Per cominciare con un imprenditore figlio d’arte e membro fondamentale di un’impresa familiare che ha raggiunto la vetta fino a diventare una multinazionale milionaria, bisogna citare Giovanni Ferrero.
L’impresa, fondata nel 1946 ad Alba da Pietro Ferrero, è gestita dalla holding Ferrero International SA che ha sede in Lussemburgo, ma la sede legale e amministrativa si mantiene in Italia e nel Nord della penisola avviene la produzione dei prodotti italiani.
Dopo la morte di Michele Ferrero, Giovanni ha preso le redini dell’azienda ed è diventato Executive Chairman, con l’obiettivo di gestire il business internazionale della società, mantenendo il primato dei suoi prodotti di punta e un ottimo rapporti con i dipendenti.
Marco Tronchetti Provera: l’homo novus della svolta
Una storia diversa è quella dello storico Amministratore Delegato di Pirelli Marco Tronchetti Provera. La sua entrata in azienda è avvenuta infatti in un momento cruciale per il gruppo milanese, oggi leader nel settore degli pneumatici, ed è stata risolutiva per salvarla da una fallita campagna di acquisizioni che l’aveva fortemente provata.
Focalizzando il business aziendale sul settore degli pneumatici e dei cavi, Tronchetti Provera ha aperto a Pirelli la strada dell’internazionalizzazione, che ha portato recentemente a un’alleanza con i cinesi di ChemChina, saliti ai vertici aziendali. Grazie alle sue ottime capacità manageriali e alla sua esperienza, anche con il cambio della dirigenza Tronchetti Provera ha mantenuto il suo ruolo di CEO e si appresta a guidare una Pirelli rinnovata nel suo imminente rientro in Borsa.
Nerio Alessandri: l’imprenditore partito da zero
Ricorda un po’ la storia di Steve Jobs l’esordio dell’imprenditore italiano Nerio Alessandri, che nel 1983 decide di lasciare il suo lavoro dipendente e di fondare la sua piccola azienda, dopo il successo riscosso da un primo prototipo di attrezzo da palestra costruito nel suo garage. Oggi la sua Technogym è diventata una delle maggiori aziende nel settore fitness e wellness, che serve oltre 65 mila palestre di 100 Paesi del mondo, conta 14 filiali e dà lavoro a circa 2000 dipendenti.
Inoltre, unendo filantropia e imprenditoria, nel 2003, Alessandri ha creato la Wellness Foundation, per promuovere l’educazione alla salute e a uno stile di vita Wellness, che concilia l’equilibrio tra aspetto fisico, mentale e sociale dell’individuo.
Natale Farinetti: da un business di successo a un altro
Tra gli imprenditori con la vocazione per il successo c’è sicuramente Natale Farinetti, meglio conosciuto come Oscar. Nel 1967 collabora con il padre alla nascita del supermercato Unieuro, fino a farlo diventare una catena di grande distribuzione di rilevanza nazionale, specializzata nel settore dell’elettronica. Scalati i vertici aziendali, passando da consigliere a CEO a Presidente, nel 2003 decide di vendere l’azienda alla società inglese Dixons Retail e di reinvestire i soldi ottenuti per far nascere Eataly.
Si tratta di una catena di distribuzione di prodotti alimentari italiani, che conta diversi punti vendita di medie e grandi dimensioni, e punta a far conoscere le eccellenze della gastronomia e dei prodotti italiani in tutto il mondo. Dal primo negozio inaugurato nel 2007 a Torino Lingotto, la catena ha fatto molta strada, e oggi ha i suoi punti vendita in molte città italiane ma anche a Copenaghen, New York, Chicago, Tokyo, Istanbul e negli Emirati Arabi.
Saverio Murgia e Luca Nardelli: gli startupper innovatori
Essendo l’Italia un paese ricco di menti creative e di giovani startup, che ogni giorno mettono in campo le loro carte migliori per tentare di ritagliarsi un posto nel mondo degli affari e dell’imprenditoria, oltre ai businessman di aziende storiche e ormai sulla cresta dell’onda, in questo elenco si possono inserire due giovani imprenditori che sembrano destinati ad avere molto successo: Saverio Murgia e Luca Nardelli.
La rivista americana Forbes li ha premiati tra i migliori 30 imprenditori under 30 di Europa, inserendoli nella lista dei dei Social Entrepreneurs che utilizzando “strumenti di business per salvare il mondo”.
I due imprenditori savonesi hanno infatti co-fondato la startup Eyra e creato un dispositivo per persone non vedenti e ipovedenti chiamato Horus, facilmente indossabile e pensato per assisterli mentre si muovono nello spazio, grazie alla sua capacità di leggere testi, riconoscere volti e oggetti e di descrivere l’ambiente circostante.