Partita IVA: Differenze Regime Forfettario e Regime Ordinario

In Italia, aprire una partita IVA è una scelta obbligatoria per chi decide di lavorare come libero professionista o avviare un’attività imprenditoriale.

Tuttavia, esistono diverse modalità di gestione fiscale e contabile tra cui scegliere, le più comuni delle quali sono il Regime Forfettario e il Regime Ordinario.

Con lo Studio Rossi, esperti commercialisti di Faenza esploreremo le differenze tra questi due regimi, evidenziando vantaggi e svantaggi di ciascuno per aiutarti a prendere una decisione informata.

Che cos’è una partita iva

La partita IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) è un codice identificativo attribuito dall’Agenzia delle Entrate a chi svolge attività economiche abituali e continuative, sia come lavoratore autonomo sia come imprenditore.

Questo codice permette di gestire l’IVA su beni e servizi venduti e acquistati. È essenziale per poter emettere fatture e dichiarare i redditi percepiti.

Che cos’è e come funziona il Regime Forfettario

Il Regime Forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto per semplificare la gestione delle piccole partite IVA.

Questo regime è riservato ai contribuenti che rispettano determinati requisiti di reddito e spese.

Vantaggi Regime Forfettario

  1. Semplificazione amministrativa: non è necessario tenere una contabilità dettagliata, ma solo registrare i ricavi e le spese.
  2. Tassazione ridotta: l’imposta sostitutiva è del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività.
  3. Esenzione IVA: non si applica l’IVA sulle fatture emesse, semplificando ulteriormente la gestione contabile.
  4. Contributi previdenziali ridotti: i contributi previdenziali sono calcolati su una base imponibile ridotta rispetto al regime ordinario.

Svantaggi Regime Forfettario

  1. Limiti di reddito: per accedere al regime forfettario, i ricavi non devono superare i 85.000 euro annui.
  2. Limiti alle spese: non è possibile dedurre tutte le spese sostenute, ma solo una percentuale forfettaria.
  3. Incompatibilità con altre agevolazioni: alcune agevolazioni fiscali e deduzioni non sono applicabili nel regime forfettario.

Che cos’è e come funziona il Regime Ordinario

Il Regime Ordinario è il sistema fiscale standard per le partite IVA che non possono o non vogliono optare per il regime forfettario. Questo regime prevede una gestione più complessa della contabilità e una tassazione progressiva in base ai redditi.

Vantaggi Regime ordinario

  1. Nessun limite di reddito: non ci sono restrizioni sui ricavi annuali.
  2. Deduzione completa delle spese: è possibile dedurre tutte le spese sostenute per l’attività, migliorando la gestione fiscale.
  3. Accesso a tutte le agevolazioni fiscali: si possono applicare tutte le deduzioni e agevolazioni previste dalla legge.

Svantaggi Regime ordinario

  1. Gestione contabile complessa: è necessario tenere una contabilità dettagliata e presentare vari adempimenti fiscali.
  2. Costi amministrativi elevati: la gestione contabile richiede spesso il supporto di un commercialista, aumentando i costi.
  3. Tassazione più alta: le aliquote IRPEF sono progressive e possono raggiungere livelli elevati in caso di redditi alti.

Differenze tra Regime Forfettario e Regime Ordinario

Le differenze principali tra il Regime Forfettario e il Regime Ordinario riguardano la gestione contabile, la tassazione e i requisiti di accesso.

  1. Gestione contabile: il regime forfettario richiede una contabilità semplificata, mentre il regime ordinario necessita di una contabilità dettagliata.
  2. Tassazione: nel regime forfettario si applica un’imposta sostitutiva del 15% (o 5% per i primi cinque anni), mentre nel regime ordinario si applicano le aliquote IRPEF progressive.
  3. Requisiti di accesso: il regime forfettario è riservato a chi non supera i 85.000 euro di ricavi annui e ha spese limitate, mentre il regime ordinario non ha limiti di reddito e consente la deduzione completa delle spese.
  4. Esenzione IVA: nel regime forfettario non si applica l’IVA sulle fatture emesse, semplificando ulteriormente la gestione contabile, mentre nel regime ordinario l’IVA deve essere gestita con precisione.
  5. Contributi previdenziali: nel regime forfettario i contributi previdenziali sono calcolati su una base imponibile ridotta, mentre nel regime ordinario sono calcolati sui redditi reali.

Conclusioni

Scegliere tra il Regime Forfettario e il Regime Ordinario dipende dalle specifiche esigenze e caratteristiche della tua attività.

Il regime forfettario è ideale per chi ha ricavi contenuti e cerca una gestione contabile semplificata con una tassazione ridotta.

Tuttavia, presenta limiti di reddito e spese deducibili. Il regime ordinario, seppur più complesso e costoso da gestire, è adatto a chi ha ricavi elevati e vuole sfruttare al massimo le deduzioni fiscali disponibili.

Prima di prendere una decisione, è consigliabile consultare un commercialista per valutare quale regime fiscale si adatti meglio alla tua situazione professionale e ai tuoi obiettivi di business.